La rizoartrosi è una patologia molto comune della mano che colpisce principalmente le donne sopra i 50 anni, causando spesso una significativa disabilità generale. Le cause possono esse diverse tra cui uno stress ripetitivo sull’articolazione, una lassità dei legamenti o la genetica, e ad oggi non è ancora chiaro quale di questi meccanismi sia il principale. I soggetti con artrosi del pollice possono lamentare dolore, limitazione dei movimenti, rigidità e presentare la classica deformità a “Z”. Il trattamento può essere di tipo conservativo (attraverso fisioterapia, modifica delle attività, farmaci e infiltrazioni) o di tipo chirurgico seguito, poi, da un percorso di riabilitazione.
Epidemiologia
La rizoartrosi rappresenta il 10% di tutte le artrosi che interessano le articolazioni del corpo umano. È una condizione molto comune che colpisce principalmente le donne rispetto agli uomini, in particolare dopo la menopausa, tra i 50 e i 70 anni. Da diversi studi condotti sulla popolazione generale è stato osservato che alla radiografia circa il 32% delle persone di età superiore ai 50 anni presenta l’artrosi del pollice e la percentuale sale al 91% nei soggetti al di sopra degli 80 anni. Nello specifico, la rizoartrosi ha una prevalenza radiografia del 7% negli uomini e del 15% nelle donne. Nonostante questi dati elevati è necessario specificare che molti di questi individui non presentano alcun sintomo tipico di tale patologia (sono cioè asintomatici). Per questo motivo il trattamento dell'artrosi trapezio-metacarpale viene gestito sulla base dei sintomi piuttosto che sull'indagine radiologica. Inoltre, la rizoartrosi è la condizione che più comunemente viene sottoposta alla ricostruzione chirurgica tra tutte le tipologie di artrosi che coinvolgono l’arto superiore.
Eziologia
La causa della rizoartrosi ad oggi non è ancora del tutto chiara. Sono state proposte diverse teorie alla base di questa patologia ognuna delle quali descrive una diversa modalità d’insorgenza. In particolare si ipotizza che tale condizione possa essere causata da:
- Uno stress ripetitivo sull’articolazione del pollice, dovuto principalmente allo svolgimento di lavori manuali
- Una lassità dei legamenti che determina una sublussazione del primo metacarpo con conseguente usura della cartilagine articolare e progressivo deterioramento
- Una componente genetica
- La displasia del trapezio che favorisce sia l’incongruenza che la sublussazione dell'articolazione trapeziometacarpale
Inoltre eventi traumatici come fratture o lussazioni potrebbero causare lesioni alla cartilagine e predisporre ad un’artrosi precoce. Alcuni studi riportano fattori ormonali alla base di questa patologia.
Classificazione
La rizoartrosi può essere suddivisa in diverse fasi sulla base dello stadio evolutivo in cui si trova la patologia. La classificazione maggiormente condivisa in ambito ortopedico e che meglio descrive la gravità dell’artrosi del pollice è quella di Eaton, che distingue 4 fasi principali osservate attraverso i reperti della radiografia:
- Fase I: l’articolazione presenta contorni articolari normali e assenza di osteofiti. È presente un leggero allargamento dello spazio articolare dovuto al versamento articolare, alla lassità legamentosa e alla sinovite.
- Fase II: sono presenti minimi cambiamenti nei contorni articolari e possono essere osservati dei piccoli osteofiti. È presente un leggero restringimento dello spazio articolare e una lieve sublussazione dell’articolazione.
- Fase III: sono presenti alterazioni cistiche, osso sclerotico, sublussazione moderata e osteofiti nell’articolazione trapezio-metacarpale. Lo spazio articolare è notevolmente ridotto o completamente assente mentre l’articolazione tra il trapezio e lo scafoide appare normale.
- Fase IV: vi è un completo deterioramento dell’articolazione trapezio-metacarpale come in fase III, ma in questo stadio è presente anche una significativa artrosi e degenerazione dell’articolazione tra il trapezio e lo scafoide. Inoltre, lo spazio articolare è molto ridotto o inesistente e sono presenti cisti e osteofiti, con una maggiore sublussazione.
Come già accennato in precedenza, il trattamento per la rizoartrosi non deve essere programmato sulla base dei reperti radiografici, ma bisogna porre attenzione ai sintomi lamentati dal soggetto in quanto, molte RX potrebbero mostrare presenza di un qualsiasi grado di artrosi del pollice ma senza che il paziente presenti alcun sintomo o comunque il grado osservato all’esame non corrisponde al livello di gravità dei sintomi del soggetto. Per questo la modalità di trattamento deve essere deciso a prescindere dai risultati degli esami strumentali.
Caratteristiche e Sintomi
I sintomi della rizoartrosi riferiti dal paziente durante la prima visita dall’ortopedico sono numerosi e possono variare in base alla gravità della condizione. Solitamente vengono lamentati:
- Dolore al pollice, principalmente alla base, con insorgenza graduale. Nelle fasi iniziali della condizione questo può essere aggravato dallo svolgimento delle normali attività della vita quotidiana e lavorativa come aprire un barattolo, usare una chiave, scrivere o cucinare. Nelle fasi più avanzate, invece, il dolore è sordo e più costante, a volte presente anche di notte e interferisce significativamente con tutte le attività.
- Riduzione della forza di presa e quindi della funzionalità della mano
- Rigidità dell’articolazione (solitamente tipica di uno stato avanzato della malattia) e conseguente limitazione dei movimenti
- Gonfiore
- Dolore alla palpazione della linea articolare e alla compressione dell’articolazione
- Instabilità
- Versamento articolare
- Deformità a “Z” del pollice: è presente nella fase avanzata della patologia. La sublussazione dell’articolazione trapezio-metacarpale provoca l’adduzione del metacarpo, l’iperestensione dell’articolazione metacarpo-falangea e la flessione dell’articolazione interfalangea, causando la classica forma a Z del pollice.
Diagnosi differenziale
I sintomi associati alla rizoatrosi posso essere simili a quelli riscontrati in altre condizioni patologiche. Saper riconoscere le caratteristiche principali permette di ottenere una diagnosi corretta e rapida che permette anche di intraprendere un trattamento tempestivo. Tra le principali osserviamo:
Imaging
La diagnosi di rizoartrosi è ottenuta principalmente dall’anamnesi (cioè la raccolta delle informazioni del paziente, inclusi i sintomi e i possibili fattori di rischio) e da un’attenta valutazione clinica svolta dal medico di riferimento durante la prima visita. Queste possono essere successivamente supportate da esami strumentali che potrebbero confermare l’ipotesi diagnostica. Tra i principali troviamo:
- Radiografia: può essere utile per la diagnosi di artrosi del pollice e permette di osservare l’evoluzione della patologia. Nei pazienti che presentano tale condizione possono essere osservati osteofiti, alterazioni ossee o il restringimento dello spazio articolare. Attraverso le RX è possibile anche escludere altre cause di dolore al pollice (ad esempio una frattura).
- Risonanza magnetica: aiuta a valutare lo stato dei tessuti molli come ad esempio muscoli e tendini.
Ricordiamo che i risultati ottenuti dalle radiografie spesso non corrispondono alla presentazione clinica del paziente, in quanto la RX potrebbe ad esempio mostrare una rizoartrosi in stadio avanzato ma il soggetto lamenta dolore lieve o, viceversa, il dolore riferito è molto forte ma l’artrosi è di basso grado.
Integrare tutte le informazioni a disposizione ottenute dal medico lo aiuterà a decidere facilmente il tipo di trattamento più adeguato.
Trattamento
Il trattamento per la rizoartrosi ha l’obiettivo principale di ridurre il dolore associato e cercare di rallentare il più possibile il processo di degenerazione dell’articolazione. La gestione indicata inizialmente è quella di tipo conservativo, utile per diminuire il dolore, aumentare la forza e migliorare la funzionalità. Questa comprende: l’educazione del paziente, attraverso cui il fisioterapista spiega dettagliatamente la condizione e il percorso di recupero. Vengono consigliate modifiche delle attività quotidiane che, caricando eccessivamente l’articolazione, possono portare ad un peggioramento della situazione e può essere indicato l’utilizzo di dispositivi di assistenza (come ad esempio apriscatole elettrici) per aumentare la funzionalità del pollice senza arrecare ulteriore danno all’articolazione interessata. È utile anche l’utilizzo di un tutore che permette di ridurre il dolore e l’infiammazione, stabilizzare l’articolazione, permettendo lo svolgimento di moltissime azioni e limitando solo alcuni movimenti che potrebbero stressare eccessivamente l’articolazione del pollice.
Se prescritti dal medico, il paziente può trovare sollievo dal dolore anche grazie all’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
Fondamentale nel percorso di riabilitazione è la fisioterapia che, attraverso tecniche di terapia manuale ed esercizio terapeutico, aiuta il paziente a ridurre la sintomatologia dolorosa, a recuperare la forza muscolare e la funzionalità, per tornare a svolgere più facilmente e senza dolore le proprie attività quotidiane e lavorative. Inoltre il lavoro del fisioterapista è importante per prevenire un ulteriore avanzamento della degenerazione ossea collegata all’artrosi del pollice. Infine, le iniezioni intra-articolari di cortisone o acido ialuronico possono essere utilizzate per la gestione del dolore associato all’osteoartrosi.
Il trattamento chirurgico, invece, è indicato nei casi di dolore costante ed eccessivamente elevato o quando la compromissione funzionale raggiunge livelli di disabilità significativa. Esistono diverse tecniche chirurgiche che possono esser utilizzate e quella più opportuna viene scelta dal chirurgo sulla base delle caratteristiche del soggetto e del grado dell’artrosi. Le principali sono:
- Artrodesi: in cui l’articolazione viene bloccata tramite l’utilizzo di placche e viti, chiodi o materiali simili.
- Trapeziectomia: in cui il trapezio (cioè l’osso che si articola con il metacarpo del pollice) viene completamente asportato.
- Trapeziectomia con ricostruzione legamentosa e interposizione tendinea: in cui viene rimosso il trapezio, viene presa una porzione di tendine (nella maggior parte delle volte il flessore radiale del carpo) e viene ricostruito un legamento. Il resto del tendine viene “arrotolato” e inserito al posto del trapezio per evitare che il pollice possa collassare prossimalmente. Tale procedura è mirata a prevenire la migrazione prossimale del pollice e la sua instabilità.
- Protesi: cioè la sostituzione delle superfici articolari degenerate per riprodurre la normale cinematica e stabilità dell'articolazione.
Tali tecniche devono essere sempre seguite da una riabilitazione post-chirurgica dopo un periodo di immobilizzazione del pollice di circa 3-4 settimane. Questa permette di recuperare la forza muscolare e la funzionalità del pollice per poter tornare a svolgere tutte le attività precedente compromesse dalla rizoartosi.
MESSAGGIO
Hai scoperto di avere la rizoartrosi? Il dolore al pollice ti limita nelle tue attività? Chiamami per fissare il tuo appuntamento
Amy L Ladd, Julia Lee, Elisabet Hagert. Macroscopic and microscopic analysis of the thumb carpometacarpal ligaments: a cadaveric study of ligament anatomy and histology. J Bone Joint Surg Am. 2012 Aug 15;94(16):1468-77.
Ann E Van Heest, Patricia Kallemeier. Thumb carpal metacarpal arthritis. J Am Acad Orthop Surg. 2008 Mar;16(3):140-51.
Anne Wajon, Emma Carr, Ian Edmunds, Louise Ada. Surgery for thumb (trapeziometacarpal joint) osteoarthritis. Cochrane Database Syst Rev. 2009 Oct 7;(4):CD004631.
Arnold-Peter C Weiss, Avi D Goodman. Thumb Basal Joint Arthritis. J Am Acad Orthop Surg. 2018 Aug 15;26(16):562-571.
Arnold-Peter C Weiss, Robin N Kamal, Gabrielle M Paci, Barrett A Weiss, Kalpit N Shah. Suture Suspension Arthroplasty for the Treatment of Thumb Carpometacarpal Arthritis. J Hand Surg Am. 2019 Apr;44(4):296-303.
Brent B Pickrell, Kyle R Eberlin. Thumb Basal Joint Arthritis. Clin Plast Surg. 2019 Jul;46(3):407-413.
Douglas T Hutchinson, Stephanie Sueoka, Angela A Wang, Andrew R Tyser, Kathleen Papi-Baker, Nikolas H Kazmers. A Prospective, Randomized Trial of Mobilization Protocols Following Ligament Reconstruction and Tendon Interposition. J Bone Joint Surg Am. 2018 Aug 1;100(15):1275-1280.
G M Vermeulen, S M Brink, H Slijper, R Feitz, T M Moojen, S E R Hovius, R W Selles. Trapeziometacarpal arthrodesis or trapeziectomy with ligament reconstruction in primary trapeziometacarpal osteoarthritis: a randomized controlled trial. J Bone Joint Surg Am. 2014 May 7;96(9):726-33.
Gabriele Kriegs-Au, Gert Petje, Eva Fojtl, Rudolf Ganger, Ingrid Zachs. Ligament reconstruction with or without tendon interposition to treat primary thumb carpometacarpal osteoarthritis. Surgical technique. J Bone Joint Surg Am. 2005 Mar;87 Suppl 1(Pt 1):78-85.
Guus M Vermeulen, Harm Slijper, Reinier Feitz, Steven E R Hovius, Thybout M Moojen, Ruud W Selles. Surgical management of primary thumb carpometacarpal osteoarthritis: a systematic review. J Hand Surg Am. 2011 Jan;36(1):157-69.
Jeffrey Yao, Min J Park. Early treatment of degenerative arthritis of the thumb carpometacarpal joint. Hand Clin. 2008 Aug;24(3):251-61, v-vi.
Jeffrey Yao, Yohan Song. Suture-button suspensionplasty for thumb carpometacarpal arthritis: a minimum 2-year follow-up. J Hand Surg Am. 2013 Jun;38(6):1161-5.
Jennifer Moriatis Wolf, Danielle L Scher, Eric W Etchill, Frank Scott, Allison E Williams, Steven Delaronde, Karen B King. Relationship of relaxin hormone and thumb carpometacarpal joint arthritis. Clin Orthop Relat Res. 2014 Apr;472(4):1130-7.
Jianfeng Li, Dacun Li, Guanglei Tian, Wentong Zhang. Comparison of arthrodesis and arthroplasty of Chinese thumb carpometacarpal osteoarthritis. J Orthop Surg Res. 2019 Nov 29;14(1):404.
Jorge Hugo Villafañe, Kristin Valdes, Paolo Pedersini, Pedro Berjano. Thumb carpometacarpal osteoarthritis: A musculoskeletal physiotherapy perspective. J Bodyw Mov Ther. 2019 Oct;23(4):908-912.
K Huang, N Hollevoet, G Giddins. Thumb carpometacarpal joint total arthroplasty: a systematic review. J Hand Surg Eur Vol. 2015 May;40(4):338-50.
Karim Bakri, Steven L Moran. Thumb carpometacarpal arthritis. Plast Reconstr Surg. 2015 Feb;135(2):508-20.
M T Y Schneider, J Zhang, C G Walker, J J Crisco, A-P C Weiss, A L Ladd, P M F Nielsen, T Besier. Early morphologic changes in trapeziometacarpal joint bones with osteoarthritis. Osteoarthritis Cartilage. 2018 Oct;26(10):1338-1344.
Malene Ahern, Jason Skyllas, Anne Wajon, Julia Hush. The effectiveness of physical therapies for patients with base of thumb osteoarthritis: Systematic review and meta-analysis. Musculoskelet Sci Pract. 2018 Jun;35:46-54.
Mario Hevesi, Arif R Chaudhry, Eric R Wagner, Steven L Moran. Thumb carpometacarpal arthritis in patients with Ehlers-Danlos Syndrome: non-operative and operative experiences. J Hand Surg Eur Vol. 2019 Feb;44(2):161-166.
Michael B Gottschalk, Nick N Patel, Allison L Boden, Sanjeev Kakar. Treatment of Basilar Thumb Arthritis: A Critical Analysis Review. JBJS Rev. 2018 Jul;6(7):e4.
Richard H J Baker, Jaber Al-Shukri, Tim R C Davis. Evidence-Based Medicine: Thumb Basal Joint Arthritis. Plast Reconstr Surg. 2017 Jan;139(1):256e-266e.
Roy D Altman, Renée-Liliane Dreiser, Chester L Fisher, Walter F Chase, Donatus S Dreher, Josef Zacher. Diclofenac sodium gel in patients with primary hand osteoarthritis: a randomized, double-blind, placebo-controlled trial. J Rheumatol. 2009 Sep;36(9):1991-9.
T R C Davis, A Pace. Trapeziectomy for trapeziometacarpal joint osteoarthritis: is ligament reconstruction and temporary stabilisation of the pseudarthrosis with a Kirschner wire important?. J Hand Surg Eur Vol. 2009 Jun;34(3):312-21.
Tyson K Cobb, Anna L Walden, Ying Cao. Long-Term Outcome of Arthroscopic Resection Arthroplasty With or Without Interposition for Thumb Basal Joint Arthritis. J Hand Surg Am. 2015 Sep;40(9):1844-51.