La lussazione della rotula è una condizione molto comune tra i giovani ragazzi attivi soprattutto nel sesso femminile. È estremamente invalidante in quanto crea difficoltà o impossibilità nello svolgimento di tutte le attività quotidiane, sportive e lavorative a causa della limitazione di tutti i movimenti, dolore al ginocchio, cedimento o gonfiore dell’articolazione. Le cause di una lussazione della rotula possono essere diverse ma, nella maggior parte dei casi, questa ha origine da uno squilibrio tra le strutture laterali e mediali del ginocchio che hanno il compito di mantenere la rotula nella sua sede. Il trattamento può essere di tipo conservativo, svolto attraverso la fisioterapia, o di tipo chirurgico: la tipologia più adeguata verrà decisa dall’ortopedico in base a numerosi fattori. Inoltre, è utile sottolineare che tale condizione può ripresentarsi con percentuali elevate nei soggetti che sono già stati colpiti e questo, nel lungo termine, potrebbe essere causa di artrosi all’articolazione femoro-rotulea.
Epidemiologia
La lussazione della rotula è una delle condizioni più comuni che interessano bambini e adolescenti attivi di età inferiore ai 20 anni e rappresenta circa il 2-3% di tutte le lesioni al ginocchio nella popolazione generale. L’incidenza della lussazione rotulea varia sulla base dell’età: si aggira tra 5,8 e 7,0 casi ogni 100.000 soggetti l’anno nella popolazione adulta e sale fino a 29 casi ogni 100.000 soggetti l’anno nella fascia d’età compresa tra 10 e 17 anni. È una condizione che colpisce maggiormente il sesso femminile e presenta tassi di recidiva elevati: infatti, dopo una prima lussazione di rotula, circa il 40% dei pazienti potrebbe subire una seconda lesione di questo tipo.
In generale, il rischio di una recidiva è maggiore nei soggetti di età inferiore ai 18 anni, nelle ragazze, nei soggetti con lussazione controlaterale, nei soggetti con una storia familiare di lussazione e nei soggetti con anomalie dello sviluppo.
A seguito della prima lussazione di rotula, più del 50% dei pazienti presenta dolore e instabilità al ginocchio e vi è una maggiore probabilità che sviluppi osteoartrosi dell’articolazione femoro-rotulea nel lungo termine.
Eziologia
La causa principale della lussazione della rotula è, nella stragrande maggioranza dei casi, un infortunio sportivo. Questa condizione può avere origine da un trauma diretto ma anche da un’assenza di contatto. Il principale meccanismo di lesione è uno squilibrio di forza tra le strutture laterali che comprendono ad esempio il retinacolo laterale e la bandelletta ileotibiale e le strutture mediali come il legamento patello femorale mediale, il retinacolo mediale e il vasto mediale. Durante i movimenti in flessione e in valgo, lo squilibrio tra le strutture laterali e mediali non garantisce il mantenimento in sede della rotula che, di conseguenza, si sposta lateralmente portando alla lussazione. È l’equilibrio tra queste strutture che permette la stabilità della rotula, in associazione ad altri vincoli come la struttura ossea della troclea femorale. Infatti, anche una displasia o un difetto osseo della troclea può essere una causa di lussazione della rotula in quanto, essendo meno profonda del normale, non permette alla rotula di muoversi correttamente.
Fattori di rischio
È utile identificare alcuni fattori di rischio che, se presenti, potrebbero aumentare il rischio di una lussazione della rotula o di future recidive ricorrenti. Tra i principali è possibile indicare:
- Rotula alta
- Angolo Q aumentato
- Debolezza del vasto mediale
- Displasia trocleare
- Displasia della rotula
- Iperlassità dei legamenti
Caratteristiche e Sintomi
La lussazione della rotula è caratterizzata da diversi segni e sintomi che possono essere lamentati dal pazienti o osservati dall’ortopedico in sede di prima visita e durante gli esami strumentali. Il soggetto può presentarsi con una lussazione franca, in cui la rotula è completamente fuori sede e necessita di una riduzione da parte di un medico attraverso specifiche manovre, oppure può presentare una lussazione della rotula con riduzione spontanea o effettuata dal soggetto stesso immediatamente dopo il trauma. In generale, il paziente potrebbe riferire:
- Dolore anteriore al ginocchio
- Presenza di emartro/livido/ematoma
- Gonfiore al ginocchio e deformità
- Cedimento durante lo svolgimento di normali attività quotidiane e quindi difficoltà a svolgere attività di qualunque tipo (anche sportive e lavorative)
- Limitazione dei movimenti
- Sensazione di instabilità dell’articolazione
- Possibili sensazioni di rumori e scrosci articolari durante il movimento
- Dolore durante la palpazione
- Disabilità significativa nello svolgimento di attività sportive, quotidiane , professionali e sociali, con effetto negativo sulla qualità di vita generale.
Diagnosi differenziale
È di fondamentale importanza conoscere alcune condizioni che condividono segni e sintomi con la lussazione della rotula, al fine di giungere ad una diagnosi corretta e quindi ad un rapido e precoce trattamento. Tra le principali:
- Frattura della rotula
- Frattura del piatto tibiale
- Frattura distale del femore
- Sindrome femoro-rotulea
- Lesione del menisco
- Rottura tendine quadricipite
Imaging
La diagnosi di lussazione della rotula è essenzialmente clinica ottenuta attraverso l’anamnesi iniziale e le valutazioni obiettive del medico ortopedico. L’utilizzo di esami strumentali risulta necessario per confermare o disconfermare l’ipotesi diagnostica e ottenere maggiori informazioni circa le condizioni del paziente.
- Radiografie: utili per escludere eventuali fratture associate. Fornisce informazioni circa la morfologia trocleare, l'altezza e l’inclinazione della rotula e la presenza di artrosi.
- TAC: necessaria per osservare la presenza dei fattori di rischio che predispongono ad una lussazione di rotula come displasia trocleare, lesioni condrali, inclinazione della rotula, ecc.
- Risonanza magnetica: utile per valutare lo stato della cartilagine e i tessuti molli che sostengono la rotula, come il retinacolo mediale, il legamento patello femorale mediale e il vasto mediale obliquo. Guida, inoltre, il chirurgo nella decisione sul tipo di trattamento più adeguato da eseguire, in quanto è più specifica nel determinare con precisione le strutture coinvolte.
Trattamento
Il trattamento per la lussazione della rotula può essere di tipo conservativo o chirurgico. Un trattamento adeguato è indispensabile per ridurre al minimo il rischio di lussazioni ricorrenti, sublussazioni o artrosi. Se siamo in presenza di una lussazione franca, la prima cosa da fare subito dopo il trauma, è la sua pronta riduzione. Solitamente tale procedura viene effettuata al pronto soccorso dal medico di riferimento che cercherà di riportare in sede la rotula sotto narcosi, se necessaria. Il processo di riduzione prevede la flessione dell'anca e del ginocchio, applicando una leggera pressione al polo laterale della rotula, in direzione mediale, mentre si estende lentamente il ginocchio. Successivamente a tale operazione, o nel caso in cui la lussazione è ridotta spontaneamente o dal paziente stesso, viene intrapreso un trattamento di tipo conservativo. Questo varia in base alle decisioni dell’ortopedico: alcuni prevedono l’immobilizzazione del ginocchio per un periodo di tempo variabile, deciso dal medico di riferimento sulla base di diversi fattori (solitamente circa 3-4 settimane), mentre altri ritengono che utilizzare un semplice tutore e intraprendere un percorso di fisioterapia precoce sia la soluzione più ottimale in questo tipo di condizioni in quanto questa attenua il dolore, mantiene l'attività del quadricipite e aiuta a mantenere la salute della cartilagine articolare mentre, anche brevi periodi di immobilizzazione potrebbero recare danni a ossa, cartilagine, legamenti, tendini e muscoli e possono portare ad una significativa atrofia del tessuto colpito. In ogni caso, il fisioterapista aiuterà il paziente a:
- Alleviare e ridurre il dolore
- Aumentare il carico sull’arto interessato con il supporto iniziale di stampelle
- Ripristinare l’intera gamma di movimento e quindi l’articolarità del ginocchio
- Rinforzare la muscolatura del quadricipite e i muscoli dell’anca
- Recuperare la stabilità
- Recuperare il controllo propriocettivo
- Segue un periodo di allenamento funzionale e specifico per lo sport praticato
- Spesso ai pazienti viene prescritto il rinforzo del vasto mediale obliquo, ma è necessario precisare che non è possibile isolare tale muscolo in quanto opera in sinergia con altri muscoli. Di conseguenza, non vi sono esercizi che ne permettano il rinforzo esclusivo.
- Potrebbe risultate di grande aiuto l’utilizzo di una taping per migliorare il dolore, fornire stabilità all’articolazione e sostenere il soggetto nello svolgimenti delle attività e degli esercizi che dovranno essere svolti all’interno del percorso di riabilitazione.
Per quanto riguarda l’intervento chirurgico, invece, questo è indicato se:
- La gestione conservativa non ha apportato benefici ai sintomi del paziente
- Vi è una recidiva
- Vi è evidenza di frattura osteocondrale
- Vi sono reperti di un’interruzione del legamento patello femorale mediale o del muscolo vasto mediale
Esistono diverse tipologie di intervento che possono essere prese in considerazione dal chirurgo ortopedico in base alle caratteristiche della lussazione e del paziente. Tra le più frequenti individuiamo, ad esempio:
- Ricostruzione del legamento patello femorale mediale
- Osteotomia (per correggere l’angolo Q o la tuberosità tibiale)
- Trocleoplastica (per correggere la forma e l'orientamento della troclea femorale)
In seguito all'operazione chirurgica, il paziente intraprende un percorso di riabilitazione precoce al fine di recuperare l’intera gamma di movimento, rinforzare la muscolatura, recuperare la stabilità dell’arto lavorando su equilibrio e propriocezione e recuperare la funzionalità dell’intero arto inferiore per tornare a svolgere normalmente tutte le attività di vita quotidiana e sportiva, al fine di prevenire ulteriori lussazioni della rotula.
In merito al ritorno allo sport, questo può avvenire quando sono soddisfatti alcuni criteri:
- Assenza di dolore
- Assenza di versamento
- Stabilità femoro-rotulea
- Gamma completa di movimento
- Forza recuperata dell’85-90% rispetto all’arto controlaterale
- Eccellente stabilità dinamica
Complicanze
A seguito della lussazione della rotula o del trattamento il paziente potrebbe andare incontro ad alcune complicanze associate, tra cui:
- Recidiva/lussazioni ricorrenti
- Continua disabilità
- Infezione
- Artrofibrosi
- Perdita del movimento
- Dolore persistente
- Instabilità
- Artrite femoro rotulea
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